30/04/2011
L'architettura della semplicità: ripensare i modi di abitare" - Carmassi e Lelli
Sabato 30 aprile l'AGAV presenta il terzo appuntamento del ciclo di conferenze "Ma/rs 2 - maestri architetti/riflessioni e spunti" che avrà come tema "L’architettura della semplicità: ripensare i modi di abitare".
Gli ospiti attesi saranno l’arch. Massimo Carmassi e l’ arch. Gabriele Lelli, entrambi esponenti di rilevante spicco nel panorama architettonico internazionale. Uniti da una lunga collaborazione didattica come docenti all’ università di architettura di Venezia, trovano nel loro percorso formativo un denominatore comune: la semplicità. Nell’ affrontare un tema così complesso come la residenza, intesa come parte del tessuto urbano, emergono principalmente problemi di qualità degli spazi. Nel tentativo di restituire un‘identità ad un tessuto diffuso, di connetterlo in reti, di organizzarlo dal privato al pubblico in una gerarchia fruibile, si rischia di convivere con accumuli disorganizzati e manifestazioni di leziosità architettonica. L’azione degli architetti Carmassi e Lelli porta la responsabilità di riconoscere e promuovere il progetto interdisciplinare, la dimensione sociale del progettare, di rifuggire dai modelli e dalle ideologie, di adottare un atteggiamento prudente e umile, di fare più attenzione alla traiettoria che al bersaglio, al processo che non all’obiettivo. Giancarlo de Carlo sostiene il ruolo dell’ architetto come operatore capace di dialogare con gli interlocutori reali, attraverso un’architettura limpida, comprensibile, assimilabile.Nella capacità compositiva di Carmassi troviamo la predisposizione a mettersi al servizio del tempo, riconoscendone il ruolo di artefice delle costruzioni affidate, e una programmatica diffidenza nei confronti di ogni trasgressione, traducendosi nell‘utilizzo di geometrie elementari, del tutto appropriate alla ricerca di ordine. Lelli, ora insieme a Roberta Bandini e Andrea Luccaroni, traduce la semplicità con la sua costante ricerca di un’architettura reale, flessibile, con una formula strutturale chiara, in cui ogni dettaglio concorra alla definizione di un’immagine unica e riconoscibile. Evento a cura di Claudia Brentegani